Dalle lattine fino alle vaschette e ai sacchetti, e di nuovo alle lattine! L’industria del pet food non rimane mai ferma, ma come fare a rimanere al passo?
La maggior parte dei proprietari di animali domestici vi dirà sicuramente che il loro è un vero e proprio membro di famiglia, ma è solo da poco che questo stato di familiarità si è riflesso nel modo in cui li nutriamo. Fino a 10-15 anni fa, infatti, tutto quello che si poteva trovare sugli scaffali dei supermercati era una varietà molto limitata di alimenti in lattine standard da 400 grammi e confezioni multiple contenenti tutte lo stesso “gusto”.
Oggi, invece, possiamo dire che l’industria del pet food ha subito una vera e propria rivoluzione. I proprietari adesso hanno l’imbarazzo della scelta trovandosi di fronte a scaffali di cibo dai sapori esotici, fatti con ingredienti sani di prima qualità, preparati (a quanto pare) da chef stellati Michelin, confezionati in contenitori innovativi e sostenuti da campagne pubblicitarie multimilionarie.
Questo incredibile livello di varietà e di differenziazione dei prodotti, se è un vantaggio per i proprietari (e naturalmente per i loro animali domestici), rappresenta un incubo logistico per le operazioni di produzione e di confezionamento dei produttori. Essi non solo devono soddisfare una scelta sempre più ampia di gusti e formati di imballaggio, ma devono anche creare soluzioni di packaging miste adatte a tale grande varietà di sapori.
“É un punto molto complesso” spiega Wim Kruikemeijer, Global Account Manager Pet Food di Cama Group. “Molte persone non vogliono più nutrire i loro gatti o cani con lo stesso alimento ogni giorno, e ciò ha portato ad un’incredibile spinta del mercato verso una maggiore diversificazione. Questo è anche un bene per gli animali, in quanto si offre loro una maggiore varietà dietetica. Di conseguenza, molti dei produttori di pet food di alta qualità stanno cercando di variare gli alimenti e poi confezionarli in cartoni pronti per lo scaffale – con un massimo di sei gusti in ogni cartone. Se questa operazione venisse effettuata manualmente, sarebbe estremamente laboriosa.”
“C’è stato anche un grandissimo cambiamento rispetto alla tipica latta da 400 g”, aggiunge. “L’umanizzazione del cibo per animali domestici ha portato a imballaggi di qualità superiore – alla stessa stregua degli imballaggi per gli alimenti umani – con porzioni singole di cibo più fresco, che stanno avendo molto successo in questo mercato molto competitivo. A tutto ciò, bisogna poi aggiungere il crescente declino nell’uso della plastica ed un progressivo ritorno al metallo e agli imballaggi riciclabili, anche se in dimensioni diverse. I produttori dovranno sicuramente affrontare queste sfide in futuro e, di conseguenza, anche le aziende del settore del packaging”.
In un tipico processo di lavorazione di cibo umido pronto per animali domestici, la carne viene preparata, sterilizzata e confezionata prima di essere messa in quarantena per al massimo una settimana, al fine di rilevare eventuali problemi di qualità prima che raggiunga il mercato. Dopo il periodo di quarantena, i vari tipi di carne vengono raccolti, selezionati e poi confezionati in cartoni e scatole secondarie. L’imballaggio secondario può essere totalmente automatizzato, semiautomatico o, in molti casi, completamente manuale.
“Per un impianto da noi supportato, il primo passo verso una maggiore automazione è stato un processo semi-manuale per la creazione e la chiusura dei cartoni,” spiega Kruikemeijer, “ma questo è solo un esempio del modo in cui le aziende possono avvicinarsi ai processi di confezionamento automatico. La nostra tecnologia permette alle aziende di soddisfare le loro esigenze in maniera graduale; dipende esclusivamente dal cliente e da come vuole raggiungere i propri livelli di automazione”.
Cama è nella posizione perfetta per aiutare le aziende di pet food – grandi o piccole – ad essere più efficienti grazie all’automazione delle operazioni di confezionamento. “Lavoriamo in questo settore da oltre 15 anni”, commenta Kruikemeijer. “Abbiamo aiutato molte aziende di tutto il mondo ad affrontare l’impatto delle mutevoli dinamiche di mercato. Abbiamo visto tutta l’evoluzione del packaging, a partire dalle lattine fino alle vaschette ed ai sacchetti e ora di nuovo alle lattine. Abbiamo anche affrontato il problema dei vari gusti grazie a infrastrutture di automazione strettamente integrate e altamente flessibili, e a sistemi robotizzati di pick-and-place sviluppati in-house. In effetti, questo settore non è diverso dall’industria del caffè, in cui siamo leader di mercato, con la sua enorme varietà di soluzioni di imballaggio.
“L’industria del cibo per animali domestici – come i molti altri settori in cui operiamo – pone sempre delle sfide di packaging che si concentrano sulla necessità di flessibilità abbinata all’efficienza”, aggiunge. “Siamo in una posizione privilegiata (nonché voluta) in quanto investiamo almeno il 5% del nostro fatturato in ricerca e sviluppo, ed è questo investimento che ci aiuta ad aiutare i nostri clienti. Cama ha anche un portafoglio esclusivo di tecnologie che comprende tutta la gamma delle soluzioni di packaging e dei formati di imballaggio. Grazie a questa diversificazione, siamo in grado di offrire le soluzioni più adatte, piuttosto che un compromesso causato da un’offerta limitata. In molti casi, infatti, suggeriamo due o tre concept di packaging e poi lavoriamo con il cliente per definire la strategia e la tecnologia che meglio si adatta alle sue esigenze.
Dal punto di vista tecnologico, le soluzioni Breakthrough Generation (BTG) di Cama stanno definendo lo standard nel packaging secondario. L’approccio BTG comprende strutture modulari e scalabili di facile accesso, abbinate ad un design igienico delle macchine. In questo contesto, avanzate soluzioni di automazione, inclusa la tecnologia con servoazionamenti rotativi e lineari, possono essere abbinate ai sistemi robotici sviluppati in-house, per offrire la flessibilità e l’adattabilità richieste dalle moderne operazioni di imballaggio.
“Cama è un’azienda altamente flessibile con capacità e mentalità creative, non solo come produttore di macchine”, spiega Kruikemeijer. “Ci sforziamo sempre di vedere le cose dal punto di vista di un operatore di linea o di un tecnico della manutenzione, immaginando come possiamo rendere le nostre macchine ancora più facili da usare e da manutenere. Sappiamo ascoltare con molta attenzione il cliente e quelle che sono le sue esigenze. Questa è una delle nostre peculiarità. A volte è necessario imparare dal cliente e poi pensare quasi come un bambino. “È troppo complicato?”, “Possiamo renderlo più semplice? e “Come renderlo pratico?”.
“Al nostro attivo abbiamo molteplici successi con alcuni dei principali leader mondiali… e anche con molte piccole aziende locali”, conclude Kruikemeijer. “Hanno tutti gli stessi problemi, solo su una scala diversa. Il futuro sarà incentrato sulla sostenibilità e a ciò si aggiungeranno cicli di vita del prodotto più brevi, quindi la flessibilità sarà fondamentale se l’utente finale vuole ottenere il miglior ritorno possibile dal suo investimento nell’automazione. L’intero settore sta subendo una grande rivoluzione, e noi consideriamo una responsabilità personale fare in modo che i nostri clienti possano essere sempre all’avanguardia.”
Packaging variety is not an issue… if you have the right solution
From tins, through trays and pouches and back to tins again! The pet food industry never stays still, but what can you do to keep pace?
The majority of pet owners will tell you that their pet is considered a member of the family; but it is only relatively recently that this familial status has been reflected in the way we feed them. Go back 10-15 years and all you would find on supermarket shelves would be a limited number of food varieties in standard 400g tins, with multipacks all containing the same variety.
Fast forward to the present day and it is fair to say that the pet food industry has undergone a renaissance. Owners are now spoiled for choice as they face walls of exotic flavours, made from premium healthy ingredients, prepared (it appears) by Michelin-starred chefs, packaged in innovative containers and backed by multi-million Euro advertising campaigns.
This incredible level of variety and product differentiation maybe good for the owners (and of course their pets), but it creates a logistical nightmare for the producers’ manufacturing and packaging operations. Not only do they have to cater for a wider choice of flavours and packaging formats, but they also have to create mixed packaging arrays that deliver the all-important dietary variety.
“It’s a pain point,” explains Wim Kruikemeijer, Global Account Manager Pet Food Industry, Cama Group. “Many people no longer want to feed their cats or dogs the same flavour every day, so there has been an incredible pull from the market for greater variation. This is good for the animals too, as it delivers greater dietary variety. As a result of this, many of the premium pet food suppliers are looking to mix flavours and then package them in shelf-ready cartons – with as many as six flavours in each carton. If this is undertaken manually, it is an incredibly labour-intensive task.
“There has also been a major shift away from the typical 400g tin,” he adds. “The humanisation of pet food has resulted in more premium-look-and-feel packaging – on a par with human food packaging – with single-portion servings of fresher food gaining significant headway in this crowded market. Compounding these widely varying demands is a growing decline in plastic acceptance, which is seeing a move back to metal and recyclable packaging, albeit in varying sizes. Manufacturers have certainly got interesting times ahead and, as a result, so do the packaging technology companies.”
In a typical wet pet food operation, the meat is prepared, sterilised and packaged before being quarantined for up to a week to catch any quality issues before going to market. After the quarantine period all the flavours are collected, mixed offline and then packed into secondary cartons and boxes. This secondary packaging is either fully automated, semi-automated or, in many cases, completely manual.
“For one plant we support, the first step towards their wider automation was a semi-manual process for creating and closing the cartons,” Kruikemeijer explains, “but this is just one example of the way that companies can move towards automatic packaging processes. Our technology allows companies to match their aspirations and take gradual steps; it totally depends on the customer and how they want to achieve their automation levels.”
Cama is in the perfect position to help pet food companies – both large and small – to realise greater efficiencies through the automation of packaging operations. “We’ve been supporting this industry for over 15 year now,” Kruikemeijer elaborates. “We have helped many companies across the globe absorb the impact of changing market dynamics. We’ve seen the natural progression of packaging, starting with cans, onto trays, into pouches and now back to cans again. We’ve also addressed the multi-flavour issue thanks to tightly integrated and highly flexible automation infrastructures and in-house-develop robotic pick-and-place systems. Indeed, this industry is not unlike the coffee industry, in which we are a market leader, with its huge variety of packaging concepts.
“The pet food industry – like the many other sectors we serve – is always laying down packaging challenges that centre around the need for flexibility coupled to efficiency,” he adds. “We are in a fortunate (and deliberate) position in that we invest at least 5% of our turnover in research and development, and it is this investment that helps us help our customers. Cama also has a unique portfolio of technologies that covers the breadth of packaging concepts and packaging formats. Thanks to this spread, we can offer best-fit solutions, rather than a compromise based on a limited offering. In fact in many cases we suggest two or three packaging concepts and then work with the customer to define the strategy and technology that fits their needs precisely.
From a technology perspective, Cama’s Breakthrough Generation (BTG) solutions are setting the standard in secondary packaging. The BTG approach comprises modular, scalable frameworks that offer easy entry and access, coupled to a hygienic machine design. Within this framework, contemporary automation solutions, including advanced rotary and linear servo technology, can be tightly coupled to in-house-developed robotics, to deliver the all-important flexibility and adaptability required by modern packaging operations.
“Cama, as a company, is highly flexible and offers the capability and mindset to think outside the box, not just as a machine manufacturer,” Kruikemeijer explains. “We’re more and more thinking like a line-side operator or maintenance engineer, imagining how we can make our machines even easier to use and maintain. We are capable of listening very carefully to the customer and what keeps them awake. This is part of our uniqueness. Sometimes you need to learn from the customer and then think almost like a child. ‘Is it too complicated?’, ‘Can we make it simpler?’ and ‘How do we keep it practical?’.
“We have multiple successes under our belts, from some of the world’s leading brands… and lots of small local ones too,” Kruikemeijer concludes. “They all have the same challenges, just on a different scale. The future will centre around sustainability and this will be compounded by shorter product lifecycles, so flexibility is paramount if an end user is to get the best possible return from their automation investment. The whole of industry is undergoing the same type of paradigm shift, and we see it as a personal responsibility to make sure our customers can all stay ahead of the game.”