La storia del grassatore miscelatore sottovuoto per mangime per pesce di Fragola S.p.A.
Come riuscire ad innalzare il valore energetico sensibilmente nel mangime per pesci? Come far penetrare il grasso nel nucleo della crocchetta nel minor tempo possibile? Queste sono state le sfide che la società Fragola S.p.A. ha dovuto affrontare circa 20 anni fa.
Sin dal 1961 la Fragola S.p.A. progetta e costruisce macchine per la produzione di mangime, e da subito si è confrontata con processi come la miscelazione e la grassatura di farine e cubetti per bovini, ovini, suini, avicolo; ma alla fine degli anni ‘90 la nuova sfida: entrare nel settore dell’acquacoltura.
Non ci soffermeremo in questo breve articolo a parlare di tutte le problematiche che la produzione di mangime per pesce comporta, quali l’accurato dosaggio delle numerose materie prime e integratori, la macinazione molto spinta, l’estrusione, la movimentazione del prodotto finito che tenga conto della salvaguardia dell’integrità del prodotto ma ci concentreremo solo nel processo della grassatura del prodotto estruso.
L’obiettivo che si poneva in quegli anni era quello di riuscire a immettere nella crocchetta una percentuale di grasso fino ad allora impensabile per i parametri dell’industria del mangime classico: una percentuale che poteva raggiungere il 25%! Quantità che per coloro che provenivano dal settore del mangime sembrava irrealistica.
La prima macchina creata fu un miscelatore a pale a singolo aspo, realizzata in acciaio inox AISI 304 per tutte le parti a contatto con il prodotto, riscaldata e isolata termicamente con coibentazione; questa sfruttava il processo del sottovuoto nella camera di miscelazione per ottenere l’assorbimento del liquido all’interno del nucleo della crocchetta.
Ma il lavoro non finì qui! Negli anni seguenti l’idea iniziale venne potenziata: la pompa per la creazione del vuoto all’interno della camera fu dimensionata per raggiungere la pressione di 150 mbar, la struttura del miscelatore fu irrobustita per sostenere lo sforzo, lo scarico del prodotto fu reso più veloce attraverso un portellone a tutta lunghezza, e da un singolo aspo sì passò al doppio aspo a pale sincronizzate con singolo motore.
Si ridussero così i tempi di miscelazione: a partire dall’immissione dell’ultima quantità di qualunque additivo, sia esso solido che liquido divennero necessari solo 60 secondi, con la possibilità di miscelare 20 lotti all’ora, al coefficiente di variazione minore del 3%. Anche la capacità utile fu incrementata e con il modello a doppio aspo si crearono modelli di capacità utile dagli 800 litri ai 2600 litri.
Il miscelatore grassatore sottovuoto Fragola è attualmente ricercato da tutti i produttori che vogliono raggiungere alte percentuali di grassi e allo stesso tempo ricercano un aspetto asciutto e accattivante della crocchetta, per un prodotto di alta fascia nell’industria dell’acquacoltura e del pet food.
Fragola SpA sets new parameters
The story of the vacuum coating system in aquafeed for Fragola S.p.A. company
How can we coat the fish feed with high percentages of fat? How can the fat penetrate the pellet core in the shortest possible time? Fragola S.p.A. faced these challenges about 20 years ago.
Fragola S.p.A. has designed and manufactured machines for the production of feed since 1961, and immediately got to grips with processes such as mixing, fattening flours and coating pellets for cattle, sheep, swine and poultry; but faced new challenge at the end of the 90s: that of entering in the aquaculture sector.
This brief article will not dwell on all the problems that the production of fish feed entails, such as the accurate dosage of the numerous raw materials and supplements, the powerful milling, extrusion, and the handling of the finished product all performed to preserve its integrity, but we will merely concentrate on the coating process of the extruded product.
The goal Fragola S.p.A. set itself in those years was to produce a pellet containing a percentage of fat that was up until then unheard of in relation to the parameters of the classic feed industry: a percentage that could reach 25%! Players in the feed sector found this to be impossible and unrealistic.
The first machine created was a single-shaft blade mixer, made from AISI 304 stainless steel for all parts in contact with the product, heated with an electric coil and thermally insulated; this exploited the process of the vacuum in the mixing chamber for absorbing the liquid inside the core of the pellet.
But the work did not end there! This initiative took on greater strength in the following years: the chamber vacuum pump was sized to reach a pressure of 150 mbar, the mixer structure was reinforced to withstand the work stress, the product was discharged more quickly through a full-length door, and the single shaft model was replaced with a double paddle shaft synchronized with single motor.
All of this cut mixing time: starting from the introduction of the last quantity of any additive, either solid or liquid, it took only 60 seconds, with the possibility of mixing 20 batches per hour, and a variation coefficient of less than 3%. The net capacity was also increased and double-shaft machines went from 800 to 2600-litre capacity.
The Fragola coating vacuum mixer is the solution of choice of all manufacturers seeking to achieve high percentages of fat whilst maintaining a dry and captivating appearance for a high-end pellet in the aquaculture and pet food industry.